Come ogni asso che si rispetta, il suo posto d’onore è in un poker, mentre un nostro asso del triathlon il poker lo fa con quattro “mezzi” in una stagione!
Il nostro Paolo Baroni, oltre che tecnico della società, è anche e soprattutto un atleta appassionato di triathlon a cui piace fare le cose per bene. Ha vissuto una grande stagione 2016, centrando un suo obbiettivo personale … fare quattro “mezzi” al meglio delle proprie possibilità, e come ogni persona determinata c’è riuscito alla grande.
Ecco il suo resoconto stagionale …
Sta finendo l’anno, un anno straordinario di triathlon. Un anno che mi ha insegnato veramente tantissimo sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Anno che in realtà è partito a novembre 2015 con la preparazione, con un solo obiettivo in testa: il poker di “mezzi Ironman nel 2016”.
Quante emozioni, quanti posti fantastici, quante nuotate, pedalate e corse per arrivare a raggiungere questo traguardo.
Per raggiungerlo però, la cosa fondamentale è sicuramente stata la programmazione…infatti la prima cosa alla quale ho pensato è stata quella di riuscire ad individuare “4 mezzi” che potessero amalgamarsi bene tra loro cercando di rispettare sia i periodi di carico ma, ancor più importanti e fondamentali, i periodi di scarico e rigenerazione.
Verso la metà di dicembre 2015, ho deciso di suddividere la mia stagione in due fasi importanti; la prima fase con Irondelta in primavera (Lido delle Nazioni il 17.04.2016) e Triathlon Medio di Lovere (campionato italiano il 23.05.2016), la seconda fase con Italyman (Città di Lecco il 21.08.2016) e Elbaman 73 (Marina di Campo il 24.09.2016).
I motivi di questa suddivisione erano essenzialmente due:
– il primo era per un motivo di preparazione vero e proprio. Infatti tra le 4 gare, la prima doveva essere un allenamento in funzione della seconda (Triathlon Medio di Lovere) dove volevo arrivare al primo picco di forma, mentre la terza gara doveva essere un allenamento in funzione della quarta dove volevo arrivare al secondo picco di forma.
– il secondo motivo invece era di carattere più “scaramantico”; garantirmi cioè una seconda occasione in breve tempo in caso di problemi come forature, problemi meccanici, problemi fisici, oppure “sfighe” varie che possono succedere in gara.
Ma torniamo al mio pokerissimo …
Prima parte di stagione:
Irondelta di primavera 17.04.2016: il primo della stagione, il più “facile” dal punto di vista prettamente energetico e metabolico ma anche il più temuto, essendo il primo della mia stagione. Timori che ho attenuato durante la giornata precedente, con una bella nuotata di 20 minuti “aerobicissimi”, giusto per stemperare la tensione e per assaggiare l’acqua salata del laghetto marino, e da un pomeriggio in relax con la family sempre presente!
Insomma il classico weekend perfetto.
Triathlon Medio di Lovere (campionato italiano): Il migliore come starting list! Presenti, infatti, tutti i migliori italiani, Giulio Molinari, Ivan Risti e via dicendo, tra cui spiccava anche il nome del nostro ex compagno di squadra Norman Masè. Con questa gara avevo già fatto la conoscenza nel 2015 quando la misi in calendario quasi per caso, tanto per confrontarmi con i migliori e che stimola parecchio, e quindi ho decisi di affrontarla di nuovo nel 2016, se non altro per avere un riscontro oggettivo del miglioramento che avevo raggiunto in un anno di triathlon.
Seconda parte di stagione:
Italyman (Città di Lecco): Sicuramente il più duro, un nuoto con lago incazzatissimo ed un percorso bici di 94 km con 1700 d+, per non parlare della corsa sotto un sole cocente, concluso bene nonostante una serie di problemi sia fisici che meccanici.
Elbaman 73: Il nuoto è stato fantastico in un mare cristallino, la frazione ciclismo con panorami mozzafiato, ed infine la corsa sotto un sole caldo ma non esagerato sul lungo mare di Marina di Campo, con un pubblico caloroso che ti fa dare anche quello che non pensavi di avere. Qui una delle cose più belle è stato di ritrovarmi casualmente nella frazione di bici con i compagni di squadra Mirko e Marco, formando una sorta di “freccia rossa 33TT” sempre ovviamente a distanza “no draft”… ma essere lì a vista mi ha dato quella marcia in più a fare che probabilmente da solo avrei gestito diversamente.
Non sto qui ad inserire tempi, classifiche, risultati, quello che voglio ricordare sono le fantastiche emozioni, le tante sensazioni sia positive che negative, i tanti sacrifici, i posti fantastici, e la grande gioia finale, nel momento dell’ultimo taglio di traguardo, in quell’Elbaman 73.
Consapevole di non aver fatto nulla di formidabile ma allo stesso tempo sicuro di essere cresciuto sia come uomo che come atleta, sempre con il mio body rosso tatuato sul corpo.
Ormai, il 2017 è alle porte ed è già ora di guardare alla prossima stagione, è ora di mettere nel cassetto il mio bello, bellissimo poker di mezzi…!!!
Ciao
Paolo Baroni”
Grazie Paolo di aver condiviso con noi le tue ambizioni ed emozioni, e ci accorgiamo sempre più quanto ci unisce il triathlon dei “comuni mortali” o age group, non tanto per emulare le prodezze dei più forti, ai quali guardiamo sempre con ammirazione e rispetto, ma per assaporare quelle emozioni e soddisfazioni che sono costruite giorno per giorno, allenamento dopo allenamento, soddisfazione dopo soddisfazione, per tutto il tempo a cui abbiamo dedicato, senza toglierlo agli impegni lavorativi e famigliari, e quando centriamo l’obbiettivo, piccolo o grande che sia … lasciatecelo dire .. ci sentiamo dei grandi!!! E lo siamo!!!
Staff 33TT