Esordienti Micchei e Carlo all’esordio del 70.3 di Pula

I nostri valorosi 33TT Michele Brussa e Carlo Salvati Proietti hanno scelto di fare il loro esordio sulla distanza del “mezzo” con il 70.3 di Pula, anch’esso alla prima edizione del circuito Ironman.

Ci hanno raccontato che qualche boa si è mossa tanto da far annullare la frazione di nuoto, per cui la classifica è stata stilata dalla frazione T1 in avanti.

Entrambi molto soddisfatti della loro “prima” prestazione in un 70.3, chiusa per Carlo con un tempo di 4h 25′ senza nuoto, 26 esimo di categoria e 155 assoluto su 1700 partecipanti correndo una ottima mezza a 1’28 e 2’ 55 in bici, mentre Michele ha concluso in 5h 30′.

Michele ci regala un suo sunto dell’esperienza in Croazia, schematico ma molto efficace …. a lui la parola ….

 

“Cominciamo dalla fine…
La medaglia l’ho portata a casa, la mia prima esperienza Ironman si è conclusa, e sebbene il risultato sia lontano dalle mie aspettative, sono strafelice!
Felice perché se va tutto liscio non te la godi abbastanza
felice perché quando non ce la facevo più ho trovato qualche forza per strisciare fino alla finish line
felice perché posso migliorare tantissimo
felice perché so che tra 33TT ci si aiuta e si può (anzi si deve) migliorare
felice perché ne ho ancora voglia

TRANSITION ZONE
tutto comincia da qui; ovunque giro lo sguardo vedo bici da TT strafighe, e la domanda che mi ronza nella testa è sempre quella…che ci faccio qui?!? Ma poi penso che l’abito non fa il monaco e domani in bici farò vedere che anche le mie gambe sanno spingere…

SWIM
la partenza un po’ a rilento a causa della nuova modalità rolling swing start fa un po’ scemare l’ansia da start, ma io rimango concentrato, dopo oltre 20 minuti arrivo all’acqua; il vento ha staccato e portato via delle boe…non mi perdo d’animo, seguo il percorso originario, i primi 2 lati del percorso scorrono lisci, l’ultimo bevo, eccome se bevo, ma esco dall’acqua con un buon tempo, pronto per pedalare, con il bocca il gusto del sale….
BIKE
Con una folle paura di dimenticarmi qualcosa nella tenda cambio, tolgo la muta e mi infilo le scarpe, incredibilmente trovo subito la bici e parto per i 90 km. Il percorso mi piace molto, saliscendi mai ripidi, a tratti nervoso, a tratti lunghi rettilinei dove rifiatare o rilanciare l’andatura (per che ne ha…); ma non avevo tenuto conto del VENTO, che senza possibilità di scia diventa assassino per chi, come me, fa dell’agilità la caratteristica principale! Non ci posso fare niente, quelli che mi passano sdraiati nelle loro aerobike li riprendo nel misto, e quindi questa frazione diventa quasi un gioco a rincorrersi, fino a quando si raggiunge la T2.
RUN
21 km di fatica, MAGARI!!! Stanco e in preda a dolori a stomaco, vescica e pancia, più che di corsa parlerei di camminata. Il cuore non sale, il ritmo nemmeno, son costretto ad un’andatura da jogging al parco e per qualche chilometro penso di fermarmi, al fine di cercare da qualche parte dentro di me quelle ultime forze necessarie ad arrivare al traguardo. Sono 3 giri e mezzo, e ad ogni giro gli elastici sul braccio mi dicono che l’arrivo si sta avvicinando. L’ultimo elastico mi da una carica incredibile, ora so che ce la sto per fare, che fra 6 km potrò entrare in quell’arena che sogno dal 20 Febbraio, giorno in cui mi sono iscritto a questa pazzia dell’IRONMAN!
CONCLUSIONI
Oltre 1700 partecipanti e non fare mai coda, dando ad ognuno l’opportunità di godere di una giornata di sport e fatica, l’organizzazione di questa gara è stata da riferimento (parole pronunciate da TRIatleti, non da me). La location meravigliosa, le acque cristalline dell’Adriatico orientale, un’intera città bloccata da un evento che, per quanto sia alla prima edizione, non ha lasciato nulla al caso. Tutti ingredienti che concorrono a fare di una gara un evento per me indimenticabile e (purtroppo 😛 ) da ripetere!”

Complimenti a tutti e due … e grazie di aver onorato i colori della 33TT

 

 

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