Rimini. Challenge 8 maggio 2016.
Mezzo Iroman.
Daniele emozionato, centrato sull’obiettivo. Finire e bene. E ce l’ha fatta. 5 ore e 32 di fatica senza mollare mai, e con un sorriso sempre di mezzo.
Vederlo partire sulla spiaggia pulita piena di musica bella, è stata un’emozione forte per me, figurarsi per lui che stava per buttarsi in acqua: via per i suoi 2 km nel rumore delle bracciate.
Esce.
Al cambio, prima di partire per la bici, dice “ Sono un po’ stanchino. “. Sì Daniele, ci vediamo tra tre ore.
Diceva che alle 14 l’avrei rivisto la cambio, cribbio: 14.01. Meglio di un orologio svizzero. Fresco, stava bene.., mi ha salutato prima che io riuscissi a vederlo.
Pronti. Si parte per la corsa. 21 km non sono pochi, per nulla, dopo il nuoto, i 90 km di bici.
Lo vedo passare al secondo giro e lo vedo stanco, troppo, penso che non ce la farà. Ma lui è forte e si sa gestire, corre a volte cammina, e sorride, sempre. Che roba.
Lo vedo ripassare su questo stradone lunghissimo, ha tre braccialetti, ha finito.
Riesce ancora a dirmi “ ci vediamo laggiù”. Laggiù sta per Traguardo. Traguardo.
Anch’io corro a questo punto, corro per vederlo arrivare a prendersi la sua soddisfazione, corro per urlare “Bravo!”.
Daniele è stato bravo, ce l’ha messa tutta e dopo 10 minuti di sfasamento l’ho visto critico, (poteva fare meglio), infastidito, (c’è sempre qualcuno che non rispetta le regole), felice, (ha finito, ce l’ha fatta e mi dà l’impressione che se la prossima settimana ce ne fosse un altro lo rifarebbe).
chiarac