Siamo soliti dare voce e spazio a tutti i nostri atleti che hanno voglia di comunicare le loro esperienze nel mondo del triathlon, ed anche questa volta non ci tiriamo indietro, anche se non è la solita storia a lieto fine da raccontare … riportiamo testualmente le parole di Maura …
“IRONMAN DI BARCELLONA – CALELLA 4 ottobre 2015
Discriminazione: distinzione operata in seguito a un giudizio o ad una classificazione… Posizione o attività politica, sociale culturale, tendente a ghettizzare gruppi o individui per la loro diversità rispetto a determinati modelli considerati normali… [Il dizionario della lingua italiana – G. Devoto e G.C. Oli]
Discriminata, così mi sono sentita, dal regolamento dell’Ironman di Barcellona. Che prevede la partenza degli atleti Age Group alle ore 8:45 secondo il sistema Rolling Swim, e con cancelli temporali fissi nel nuoto ed in bicicletta, di cui il termine alle ore 18:00. Ne consegue che il primo atleta che entra in acqua ha a disposizione per finire le prime due frazioni 9h15 minuti. L’ultimo atleta che entra in acqua avrà a disposizione 9h15 minuti, a cui va sottratto tutto il tempo che i restanti 2599 atleti davanti a lui avranno impiegato a scendere in acqua.
Per riassumere: gli atleti più forti hanno più tempo a disposizione per la gara; gli atleti meno forti hanno a disposizione meno tempo per finire la gara. Io appunto sono un’atleta meno forte, che è entrata in acqua un “tot” dopo il primo Age Group (perché non me la sono sentita di barare), che è arrivata al cancello bici delle ore 18:00 all’ora esatta, per sentirmi dire che dovevo fermarmi. A nulla sono valse le mie proteste, tirando in ballo quello che ci è stato detto al breefing pre-gara del giorno precedente: non barate al Rolling Swim, che tanto avete il chip ed il tempo si prende sul chip. E stendiamo un velo pietoso su tutta una serie di altre “sviste” (grupponi in scia, apparentemente non sanzionati e gente che ha tagliato alla grande nel nuoto): potrei scrivere un romanzo sulla mia spedizione a Calella.
Pratico sport da sempre, ed il triathlon è solo l’ultima delle mie passioni sportive. Finora però ho sempre trovato regolamenti identici per tutti gli atleti in tutte le discipline che ho praticato. In nessun altro sport basato sul miglior tempo gara gli atleti forti hanno un vantaggio rispetto agli atleti meno forti.
Posso affermare in tutta tranquillità che non mi piacciono le discriminazioni, e che in tutta la mia vita mi sono allontanata da persone o situazioni che in qualche modo mi discriminavano. Ora mi si discrimina perché sono “scarsa” atleticamente? Addio Ironman.
E forse, ora ci devo meditare seriamente, addio triathlon.
Maura”
L’amarezza della nostra Maura è capibile, perché sappiamo bene quanta fatica si faccia a preparare gare lunghe, ed ancora di più a coniugare lavoro, famiglia e triathlon!
Perdere l’occasione per qualche minuto dà molto fastidio ma Maura non mollare per l’amarezza di un evento, tanti altri ti hanno dato soddisfazione e noi 33TT lo sappiamo bene, visto i podi di categoria che hai regalato alla nostra amata 33TT.
A presto … per la tua rivincita! 😉