Non potevano mancare i 33TT!
L’appuntamento della Marcialonga Cycling Craft è ormai un classico per alcuni atleti della 33TT, che vivono questa bellissima gara con motivi diversi. Chi per sola passione delle due ruote, chi usa l’appuntamento come scusa per mettere km nelle gambe, da spendere poi nella “frazione di mezzo”, e chi solamente perché è bello esserci nelle manifestazioni della nostra bella terra trentina.
L’incognita come spesso succede in queste gare montane è il meteo, ed ancora di più in queste estati pazzerelle! In effetti il “leitmotiv” del pre gara era “percorso lungo o percorso corto”? Tutti concordi che si sarà deciso all’ultimo, al bivio di Predazzo, dove si può optare per l’arrivo della 80 km, oppure proseguire verso Moena per il lungo da 135 km.
Pronti via alle 7.30 da Predazzo in un fiume di ciclisti e, complice il percorso un po’ in discesa, ci si trova subito a velocità altissime, dove è importante rimanere nei “gruppi giusti” per arrivare a S.Lugano prima del traffico, onde evitare discese pericolose tra slalomisti delle due ruote. In salita poi ognuno fa il suo, con l’occhio e la mente al cielo per cercare di capire che intenzioni hanno quelle nuvolette fantozziane che ci seguono a breve distanza ….
“Mica vorranno arrivare prima di noi al traguardo? “
Fino all’imbocco della salita che porta al Lavazè sembrano innocue, ma poi sempre più minacciose decidiamo di dare tutto li, su quelle rampe che arrivano al 18% e optare per il percorso corto! Raggiunto il Passo di Lavazè si indossa il windstopper sugli ultimi metri di salita, colpo d’occhio alla borraccia per capire che il ristoro non serve e giù in picchiata, ma all’imbocco della val di Stava lo scroscio d’acqua che segue all’assordante tuono è impetuoso, ed impietoso sull’andamento della gara; mani sui freni che il torrente d’acqua che ci investe è da guinness!!!
Anche il “personale” sul percorso corto è andato! Raggiunto Tesero ci si raggruppa per formare trenini più o meno veloci, o meglio sarebbe dire motoscafi per l’acqua che devono solcare, per portarsi all’arrivo di Predazzo.
L’ottima organizzazione offre ristori, doccia e pasti post gara, dove ci si raccontano le varie vicissitudini della propria prestazione, ed un rammarico per non aver fatto il tanto amato percorso lungo. Gli amici temerari che lo hanno fatto, poi ci hanno raccontato che il tempo è stato clemente e anzi, la temperatura era gradevole anche sul Valles.
Alla prossima, che i 33TT non mancheranno!!!
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