Toscana XTri triathlon mtb Punta Ala 17 maggio 2015: poco meno di 600 chilometri da fare per partecipare ad un XTerra che rispetto all’anno precedente è stato “indurito” nella frazione bici ma soprattutto in quella run.
Sul posto il logo 33TT arriva con Gianni Sartori (con gli evidenti segni di una “grattugiata” da caduta in BDC guadagnata qualche giorno prima) e “Bobo” Curti, alla sua prima esperienza di nuoto con la muta in mare.
Anche se in momenti diversi tutt’e due provano il percorso bike e mentre Gianni lo trova duro ma bello da fare, Bobo lo trova bello ma duro e da non fare… ma ormai è lì e quindi alla partenza si presenta lo stesso.
Gli ultimi ritrovati tecnologici arrivano prepotentemente anche nelle nostre gare, così la partenza del nuoto viene ripresa da un drone che filma dal cielo il mucchio selvaggio che si tuffa in acqua.
Qui ognuno segue il suo destino: quello di Bobo è praticamente quello del naufrago che gironzola per il percorso di due giri (quindi con uscita australiana) facendo anche la corsa per rientrare in acqua con andamento zigzagante, a tal punto che i Carabinieri presenti decidono di fargli la prova dell’alcohol test ma più convinti che la cosa fosse dovuta all’effetto di stupefacenti sintetici.
Arriva comunque anche per lui la T1 e la partenza in bici, frazione che il nostro Gianni ha già iniziato da un pezzo.
Bobo recupera qualche ritardatario, poi si infila in un trenino di cinque atleti e ci resta, finchè in un tratto di sentiero in discesa con curve e controcurve… cade il primo e alè, tutti uno sopra l’altro.
Mentre ci si rialza un po’ porconando e un po’ ridendo al vedere il mucchio di ferraglia che abbiamo incastrato insieme, si controllano i danni fisici e materiali poi ci si dà da fare per ripartire.
Il primo a saltare (ehm… a salire cautamente…) in sella è Bobo, che ridendosela degli altri ricomincia a pedalare come un mulino dopo aver infilato il sentiero in discesa.
Bravo e veloce, peccato che abbia infilato il sentiero sbagliato… e così mentre si compiaceva di se stesso per il distacco che in breve pensava di aver dato agli altri che non sentiva arrivare, gli altri andavano per la giusta via.
Accortosi dell’errore, il nostro cicloturista errante infilava altri due sentieri per arrivare al controllo chip allungando esageratamente il tratto bike ed arrivandoci da tracciato non consentito per cui, giustamente, la gara dello sprovveduto vegliardo finiva lì.
Per fortuna, anzi diciamo più correttamente per merito di Gianni Sartori i nostri colori hanno dato comunque lustro al nostro Team con il suo ottimo piazzamento, in una gara con atleti preparatissimi e che era davvero di livello tecnico ed impegno fisico elevato.
Bravo Gianni!
Il nostro Bobo invece è tutt’ora impegnato a leccarsi le ferite fisiche ma soprattutto quelle psicologiche, pensando peraltro già alla prossima gara… perchè come proprio lui dice sempre “noi 33TT ci siamo e non molliamo”.
Alla prossima puntata della Bobo’s 33tt story!
Bobo